Quante volte ci siamo sentiti dire che al giorno d’oggi, con tutti questi social e questo internet, ogni cosa che facciamo, buona o cattiva che sia, rimane impressa e memorizzata?

È inutile rimuginare o pentirsi, il web non perdona… o forse si? Scommetto che in pochi sapranno cosa sia il Diritto all’Oblio di Google.

È uno strumento che personaggi pubblici e aziende possono usare per tutelarsi contro i risultati web negativi. Di solito alla reputazione si pensa prima, ma come fare quando ormai è stata danneggiata o compromessa? Google dà la possibilità di ripulire la SERP, de-indicizzando i risultati negativi o in alcuni casi anche provati errati o falsi, non mostrandoli più nelle specifiche query del nome della persona o azienda. 

Questo però avviene solo dopo la compilazione di un modulo, che verrà poi preso in consegna e analizzato da Google che avrà l’ultima parola sulla definitiva attuazione.

Va però appunto precisato che il Diritto all’Oblio non funziona come una bacchetta magica, non elimina completamente i risultati negativi. 

Per i più curiosi e interessati, l’articolo che trovate al link vi darà informazioni più dettagliate e specifiche, così potete studiare per quando dovrete ripulire la vostra online reputation. 

https://www.digital4.biz/marketing/mobile-e-social/diritto-all-oblio-rimozione-risultati-su-google/