«E così ho trascorso diversi anni accanto a queste popolazioni, cercando di vivere con loro, cercando di imparare da loro, di conoscere queste regioni che sono tra le più belle del mondo ma abitate da popoli estremamente feriti dalla distruzione della loro cultura indigena dell’America latina da parte della cultura spagnola.»

È così che Sebastião Salgado commenta una parte importante della sua vita, quella del ritorno nel suo continente natio, il Sud America, dopo il lungo soggiorno europeo. “Altre Americhe” nasce proprio con l’idea di raccogliere il monumentale lavoro svolto dal fotografo brasiliano. Uno dei più importanti dei nostri tempi, Salgado ha vissuto molti anni a strettissimo contatto con le comunità agricole e più colpite dalla discriminazione e dalla povertà sudamericane. 

Comunità che in passato hanno visto sottrarsi la loro terra sotto i loro occhi da invasori stranieri, europei, e che ancora oggi subiscono il lascito di una cultura distruttiva e senza riguardi per la vita altrui. I suoi B&W sono l’essenza di queste popolazioni sfruttate, oggi vittima di minacce più moderne come, tra tutte, la deforestazione. 

Organizzata al Castello Aragonese di Otranto dal 21 Maggio, “Altre Americhe” è un’occasione unica e imperdibile per ammirare il lavoro di Salgado, inedito finora nel nostro paese. Per vostra fortuna la mostra sarà visitabile fino al 2 Novembre, scegliete bene come investire il vostro tempo. 

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