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vertical farming rocks

Bisogna tornare all’agricoltura urbana, incentivare i coltivatori urbani”. Queste le parole del Sindaco di New York in occasione della fiera Indoor Ag Tech Innovation Summit tenutasi a Brookling lo scorso Giugno. https://indooragtechnyc.com

Si è parlato di una “industria” importante, quella della vertical Farm. 

Dobbiamo pensare che l’agricoltura umana è responsabile del più grande impatto mondiale : oltre il 70% della superficie terrestre è stata cambiata per scopi agricoli. I consumi in termini di terra e acqua potabile sono abominevoli. 

Il Vertical Farming diventa indispensabile . 

Un business iniziato negli States, all’incirca nel 2004, con il primo pioniere del mercato, Aerofarms. Ancora oggi il mercato più importante è quello statunitense, con disruptor di peso come Plenty: in inglese significa “abbondanza” e quest’azienda basata in California ne ha da vendere. Fino adesso ha raccolto quasi 1 miliardo di dollari di investimenti ed è oggi supportata finanziariamente da un certo Jeff Bezos.

In Italia abbiamo alcuni fiori all’occhiello come la milanesissima e super virtuosa Planet Farms. 

https://www.planetfarms.ag/it

Nei prossimi 10 o 20 anni il costo del cibo sarà più alto, avremo meno acqua dolce e le persone vivranno soprattutto in città, lontane dai luoghi canonici di produzione agricola: questo è il mondo in cui vivremo. E subiremo impatti pesanti causati dai cambiamenti climatici per cui alcuni spazi diverranno inadatti a proseguire la produzione agricola odierna. Come sposteremo le coltivazioni, le infrastrutture o gli alberi? La risposta è che non potremo farlo: o almeno non a basso costo, non in modo semplice o rapido” Nate Storey

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